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giulia minola

Trecentosessantamila firme per riaprire il caso sulla morte di Giulia Minola.

«È sempre brutto tornare in quella città, quest’anno lo è stato ancora di più visto quanto accaduto negli ultimi mesi» dice la mamma, della giovane, Nadia Zanacchi, bresciana ed unica italiana delle 21 vittime della Love Parade di Duisburg, in Germania, avvenuta il 24 luglio 2010.

Il riferimento della donna è alla scelta del tribunale statale di Duisburg di archiviare il processo nei confronti di dieci organizzatori del maxi concerto.

«Lunedì 25 luglio – ha spiegato la Zanacchi, che proprio in queste ore è tornata a Brescia dalla Germania dove è andata per la commemorazione – altri genitori delle vittime consegneranno alla Corte di appello di Dusseldorf le 360mila firme che abbiamo raccolto in Italia, Germania e Spagna per chiedere un nuovo processo. La Corte deve infatti decidere se accogliere i nostri ricorsi contro l’archiviazione».