Fingeva di vaccinare i bambini. Davanti al giudice dell’udienza preliminare dovrà rispondere di peculato, omissione d’atti d’ufficio e falsità ideologica. Emanuela Petrillo, l’ex assistente sanitaria di Spresiano accusata di aver finto di vaccinare i bambini nel distretto sanitario di Codroipo, a Udine, e poi all’Usl 2 di Treviso, è stata rinviata a giudizio.
Ne da’ notizia Il Messaggero Veneto, il 2 novembre si terrà l’udienza preliminare davanti al giudice Daniele Faleschini Barnaba. Petrillo, già licenziata per giusta causa dalla Usl 2 di Treviso, è accusata di aver simulato quasi 21 mila vaccinazioni su oltre 7.500 bambini e adulti, tra il novembre 2009 e il giugno 2016. La vicenda era venuta alla luce ad aprile del 2017, sollevata da alcuni colleghi della donna insospettiti perché nessuno dei bambini che le venivano affidati piangeva durante o dopo la puntura.
Petrilli dovrà rispondere di peculato, per aver gettato nel contenitore dei rifiuti speciali i farmaci non iniettati, creando così un danno all’azienda sanitaria. Le viene contestato anche il reato di omissione in atti d’ufficio, in quanto incaricata di pubblico servizio, per non aver somministrato i farmaci nei giorni in cui prestava servizio nell’ambulatorio. Infine, c’è l’accusa di falso ideologico: per far risultare le vaccinazioni simulate, la donna avrebbe falsamente aggiornato il sistema informatico delle aziende sanitarie e i libretti di vaccinazioni degli utenti.
Qualche mese fa i periti del Tribunale di Udine hanno analizzato un totale di 284 campioni. Solo il 15,5% dei soggetti vaccinati dalla Petrillo a Codroipo è risultato positivo agli anticorpi per il morbillo (20 positivi su 129), appena il 10% dei bambini vaccinati a Treviso. L’incidente probatorio aveva rilevato come “i campioni prelevati da soggetti sottoposti a trattamento dalla Petrillo mostravano percentuali di mancata sieroconversione nettamente superiori a quanto previsto in letteratura. Non essendoci fattori individuali che da soli possano giustificare tale discrepanza percentuale, tale dato è fortemente suggestivo di una mancata somministrazione del vaccino”.