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A partire dall’anno scolastico 2020/2021, a partire dalle scuole dell’infanzia, dovranno essere dedicate almeno 33 ore di lezione a Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale, e studenti e studentesse affronteranno anche il tema dell’educazione ambientale e alla salute.

Studio della Costituzione – Gli studenti approfondiranno innanzitutto lo studio della Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità.

Sviluppo sostenibile – Gli alunni saranno inoltre formati su materie come educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo ambito scolastico anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, i principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà a far parte degli obiettivi di apprendimento.

Cittadinanza digitale – Agli studenti saranno dati poi strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali, in un’ottica di sviluppo del pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio.

Nella scuola dell’infanzia, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, gli insegnanti dovranno sensibilizzare gli alunni ad apprendere concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere. Ci saranno apposite misure di accompagnamento e supporto per docenti e dirigenti scolastici.

L’inserimento della nuova materia è stato accolto con grande entusiasmo e soddisfazione dall’onorevole Massimiliano Capitanio del gruppo Lega-Salvini Premier, che il primo giugno del 2018, aveva presentato in Parlamento la proposta di legge per l’istituzione dell’insegnamento dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria e del premio annuale per l’educazione civica. Nonostante l’approvazione della legge il Governo Cinque Stelle e Pd impose uno stop all’attuazione delle legge, che provocò le proteste della Lega. Qualche giorno fa però è arrivato il passo indietro. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha inviato a tutte le scuole italiane le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica dal prossimo anno scolastico 2020-2021. La proposta dell’onorevole Capitanio si è dunque concretizzata, facendo diventare l’educazione civica una vera e propria materia di studio che avrà un proprio voto e alla quale verrà dedicato un minimo di 33 ore annuali.

Capitanio: “La legge, approvata alla Camera all’unanimità e passata al Senato a larga maggioranza con la sola astensione del Pd, affianca quindi lo studio della Costituzione italiana (ma anche degli ordinamenti europei e degli statuti regionali) a lezioni più attuali, con una forte impronta ambientalista e digitale. Il rispetto delle regole, la tutela dell’ambiente e la capacità di utilizzare in maniera sicura e consapevole le nuove tecnologie si sono dimostrati essenziali nel momento in cui bambini e ragazzi hanno dovuto affrontare le lezioni da casa. Ma saranno anche un valido supporto a settembre, quando negli istituti sarà necessario rispettare distanze sociali e curare con molta attenzione gli aspetti igienico-sanitari. Questa legge ha, di fatto, anticipato i tempi, ma c’è ancora tanto da fare, a partire dalla formazione dei docenti. L’Italia è quart’ultima in Europa nell’indice Desi, che misura la digitalizzazione sociale ed economica dei paesi membri: non poteva essere altrimenti, considerato che una famiglia italiana su tre non ha un computer in casa e molti docenti hanno faticato non poco con la ‘dad’.

La legge dispone almeno 33 ore di educazione civica all’anno. La materia sarà al centro anche degli esami di terza media e maturità. Il provvedimento stanzia fondi per la formazione dei docenti e istituisce un premio annuale per i migliori progetti didattici”.

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