Spread the love

Partono il 2 gennaio, i saldi invernali in Basilicata, Valle d’Aosta e Molise. Mentre il 7 gennaio, è la data di partenza in Lombardia, Piemonte e Sicilia.

In Umbria partiranno invece il prossimo 9 gennaio, nel Lazio il 12, nelle Marche e la Provincia Autonoma di Bolzano (e comuni non turistici) il 16 gennaio.

A fine mese, i saldi in Liguria, il 29, e il 30 in Emilia Romagna, Toscana, e Veneto. In queste ultime regioni però come in altre, era stato possibile effettuare vendite promozionali un mese prima.

Per comprare in saldo nei comuni turistici della Provincia Autonoma di Bolzano, bisognerà infine attendere il 13 febbraio.

La durata sarà variabile: si va dalle 4 settimane della Toscana, fino ai 2 mesi di diverse regioni. «Il Decreto di Natale, ha creato nuove incertezze anche sulle date di avvio dei saldi con un rischio evidente di arricchire ulteriormente i soli colossi del web, se non verranno posticipati almeno alla riapertura dei punti vendita fisici», afferma Riccardo Borghi, presidente di Federmoda sottolineando comunque che i saldi «rappresentano un volano d’affari importante per l’economia e soprattutto un’opportunità per i consumatori». «È importante, però che l’Italia non si fermi ancora perché un nuovo lockdown rappresenterebbe un danno irreparabile per il settore moda», dice ancora invitando i cittadini a fare «acquisti sostenibili e a chilometro zero presso i negozi di prossimità».

Ma vediamo come devono comportarsi commercianti e clienti

Carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante; i pagamenti cashless vanno preferiti; i capi che devono riportare il prezzo normale, lo sconto e il prezzo finale – e quelle dettate dalla pandemia: occorre mantenere sempre la distanza di un metro tra i clienti in attesa dentro e fuori il negozio; ed è obbligatorio disinfettarsi le mani prima di toccare i prodotti e indossare la mascherina sempre, anche durante le prove nei camerini.