Il delitto di Garlasco si presenta con molti lati oscuri ancora tutti da dover chiarire. Come, nel caso, di reperti che fino ad ora non erano stati presi in considerazione da parte degli investigatori che inizialmente hanno seguito il caso.
Tra questi ci sarebbe anche un’impronta di un piede femminile. Rinvenuta sulla scena del crimine.
L’impronta è parziale e non stata mai presa in considerazione dall’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007, quando è stata uccisa la povera Chiara Poggi e l’avvocato di Stasi, Antonio De Rensis ora vuole fare chiarezza su quanto è avvenuto, chiedendo un riesame per il suo assistito.
Il corpo di Chiara Poggi, venne trovato privo di vita sulle scale della sua abitazione, che conducono alla taverna di casa, e quell’impronta lunga 24-26 centimetri, dalla forma di una scarpa femminile, rintracciata proprio al pian terreno, in cima alla scala che conduce alla cantina, potrebbe riservare qualche colpo di scena,
Per il legale difensore di Alberto Stasi, infatti,”occorre rivalutare tutte le impronte, anche quella parziale riconducibile a un paio di calzature taglia 36/37, che si ritiene essere femminile. Pensiamo che con le nuove tecniche scientifiche si possa arrivare a un esito diverso”.
Per la difesa quell’orma potrebbe appartenere al killer o a un complice. Anche perché gli investigatori non hanno mai escluso che la mano del killer potesse appartenere a una donna. Come scrive il Messaggero, sono ipotesi che non si possono scartare categoricamente, nell’ottica di “rivisitazione” di questa nuova inchiesta che, al momento, vede indagato Andrea Sempio per omicidio in concorso con ignoti.
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