Arriva la svolta sulla morte di Manuela Murgia, trovata senza vita a 16 anni nel canyon della necropoli di Tuvixeddu il 5 febbraio di 30 anni fa. L’allora fidanzato, Enrico Astero, oggi 54enne, è indagato con l’accusa di omicidio volontario. Allora il decesso era stato archiviato dalla Procura come suicidio, ma i familiari della ragazza non hanno mai creduto a quella tesi e si sono battuti con tutte le loro forze.
Ebbene, delle ulteriori indagini hanno permesso di riaprire il caso. Poi l’arrivo dell’avviso di garanzia per l’uomo, assistito dall’avvocato Marco Fausto Piras.
Ora l’indagato potrà nominare i suoi consulenti per gli accertamenti irripetibili. Dovranno essere infatti eseguite analisi genetiche e tamponature su eventuali tracce che potrebbero trovarsi sui vestiti della ragazza, recuperati nei mesi scorsi.
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