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Questa sera durante la trasmissione di rete 4 “Quarto grado” condotta da Salvo Sottile, si tornerà a parlare della morte di Yara Gambirasio, il cui corpo è stato ritrovato due settimane fa nei campi del bergamasco.

Intanto, si attendono i risultati dell’autopsia, e in studio si parlerà di alcune novità circa le indagini, si approfondiranno le varie piste che gli inquirenti stanno seguendo dopo il test del Dna effettuato su decine di persone, con la speranza di scoprire chi possa averla uccisa.

Il programma, trasmetterà il filmato integrale del furgone bianco ripreso da una telecamera della banca, in via Rampinelli nell’ora in cui Yara è scomparsa. Sembra, infatti, che alle ore 18,28 del 26 novembre scorso, proprio il giorno e l’ora in cui Yara Gambirasio scompare, la telecamera di una banca abbia registrato il passaggio di un furgone di color bianco.

Proviene da via Rampinelli in direzione opposta rispetto all’abitazione della ragazza e rispetto alla palestra.

Pochi minuti dopo, alle 18 e 32, lo stesso furgone percorre le strade del quartiere. E la telecamera lo filma ancora, provenendo però da sinistra, dall’incrocio con via Gotti, dove lo si vede compiere una manovra rapidissima prima di immettersi di nuovo sulla strada principale.

Ricordiamo che anche una persona aveva notato un furgone di colore bianco. Il documento video in possesso degli inquirenti ha già portato all’identificazione di alcune persone che fra le 18 e le 19 di quel 26 novembre transitarono in quelle due strade.

Nell’ambito delle stesse indagini: secondo quanto riportato da Tgcom sul corpo della ragazza è stato inciso un simbolo particolare che al momento è all’esame di esperti di sette. Inoltre, sul corpo rinvenuto anche del Dna appartenente ad una donna e ad un uomo, e dai tagli riportati, sembra che siano state due le armi usate per uccidere la ragazza.

In trasmissione si affonteranno anche il caso di Sarah Scazzi, la relativa scarcerazione del nipote e del fratello di Michele Misseri.

E la scomparsa delle gemelline Alessia e Livia con il ritrovamento della scheda satellitare di Matthias Schepp.

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