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le cose che non ho

Esce, venerdì 4 dicembre, per Sony Music il nuovo album di inediti di Marco Mengoni dal titolo “Le cose che non ho”.

Undici brani a completamento della “playlist in divenire” nata con l’album multiplatino “Parole in circolo” uscito nel mese di gennaio.

Un progetto discografico realizzato tra Milano e Los Angeles, prodotto da Michele Canova.

“Le cose che non ho” è il titolo che ho scelto per ricordare a tutti, ma prima di tutti a me stesso, quanto sia importante sapersi guardare dentro, imparare a godersi gli attimi della vita, i singoli momenti che compongono una giornata, e – nel mio caso – la fortuna che mi è capitata di fare ogni giorno quello che più mi piace. E’ una delle ballad più importanti del disco e anche per questo ho voluto che fosse la title track dell’album.” Ha spiegato Marco Mengoni.

“Le cose che non ho” (Vol. 2di2) ha al suo interno anche “Parole in circolo”, brano che ha dato il titolo al precedente album, vero e proprio manifesto di tutto il progetto discografico.

Scritta dall’artista con Rory Di Benedetto e Maurizio Musumeci è il pensiero di Marco oggi: “Quante cose fai che ti perdi in un attimo, quanti amici hai che se chiami rispondono, quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo…Libero libero libero mi sento libero”.

Con “Le cose che non ho” Mengoni ha confermato alcune collaborazioni precedenti: con Fortunato Zampaglione firma Ti ho voluto bene veramente uscito lo scorso ottobre, e che ha anticipato l’uscita del nuovo disco conquistando oltre 13 milioni di view, ad aggiudicarsi subito il certificato di platino.

Ermal Meta con cui firma Le cose che non ho, Ad occhi chiusi, mentre con Dario Faini, La nostra estate.

Poi ci sono collaborazioni nuove con Antonio Filippelli che, insieme a Ermal Meta firma Nemmeno un grammo, dove per la prima volta Marco si cimenta un’interpretazione rap hip-hop, con uno stile che rende il canto più corposo e deciso.

Nell’album c’è anche una collaborazione straordinaria con Sia, che ha voluto regalare a Marco un brano: “Rock bottom”, l’unico in inglese e Giuliano Sangiorgi che firma testo e musica di Solo due satelliti.

Credit Photo Emilio Tini