L’Osteria del Sole di Bologna, aveva scatenato un putiferio per via di un cartello appeso all’ingresso del proprio esercizio commerciale: il simbolo di una donna che spinge la carrozzina all’interno di un segnale di “divieto” e l’avviso “Sconsigliato ai minori di 18 anni”. Non è un vero e proprio divieto, quindi, ma più che altro un consiglio, come spiegato fin dall’inizio dal titolare del locale Nicola Spolaore, che ora, sul sito del Corriere di Bologna, ribadisce il concetto, ma, visto il polverone (“Mia nipote e mia figlia sono state le prime a criticare il gesto”, ammette), dice anche che cambierà il cartello: “Aggiungerò un uomo e un mazzolino di fiori. Non voleva essere violento”.
“Non è un divieto quello per le famiglie con bambini, è un consiglio. Infatti, il colore è azzurro. Perché davvero vuole essere un consiglio. Mi fa piacere se un bambino viene con papà e mamma. Ma lo sconsigliamo nella misura in cui i genitori non lo sanno tenere, anche per l’incolumità del bambino. Se i bambini sono bravi, nulla è vietato”, sottolinea Spolaore, per poi raccontare le reazioni di figlia e nipote: “Mia nipote, Cristabel, mi ha detto: ‘Per essere coerente io non vengo più nel tuo locale’. Mia figlia Giulia, invece: ‘Poi vieni tu a casa mia a tenere tuo nipote'”.
“Se due genitori vengono con la famiglia sono felice di servire loro da bere. E tenergli il passeggino, se c’è posto (anche se ormai sono Hammer 4×4, compreso quello di mia figlia). Lo dico con amore, davvero. Sono padre di tre figli, zio e anche nonno. I gradi penso di averli presi, almeno per anzianità”, conclude.
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