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Avrebbe confessato di aver ucciso Martina Carbonaro, l’ex fidanzato della 14enne, trovata morta nella notte ad Afragola, in provincia di Napoli, con il cranio fracassato con un corpo contundente.

Un 19enne, fermato nella notte dai carabinieri della Compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che avrebbe anche fornito le sue prime ammissioni. Dopo le prime incongruenze nel suo racconto dei fatti, fatto ai carabinieri.

La ragazza era uscita di casa alle ore 19 del 26 maggio scorso, per recarsi nel vicino centro commerciale I Pini, poco distante da casa sua,  e incontrarsi con un’amica per mangiare un gelato o uno jogurt insieme.

Si era  sentita al telefono con la sua mamma intorno alle ore 20.30, dicendo che di lì a poco sarebbe subito ritornata a casa.

Ma così non è avvenuto.

Martina a casa non ci ha fatto più ritorno.

La madre vedendola tardare ha cercato subito di mettersi in contatto con lei, senza riuscirci però, mai.

Martina doveva vedersi anche con il suo ex, il 19enne,  con il quale si era lasciata anche da poco.

Le ultime immagini, delle videotelecamere della zona, la riprendono in sella ad uno scooter, proprio con quel ragazzo.

È questa la pista investigativa seguita sin da subito, dalle prime ore della sua scomparsa, dai carabinieri che seguono le indagini, sotto il coordinamento della procura di Napoli nord.

Una ragazza che non si era mai allontanata di casa da sola, e che mai e poi mai, aveva mai manifestato di volerlo fare.

E i sospetti sono subito ricaduti sul suo ex. Un ragazzo che, probabilmente, non voleva accettare la fine della loro relazione.

L’ultimo ad averla vista quella sera del 26 maggio scorso.

La ragazza voleva dirgli, per l’ultima volta, che tra loro due era finita per sempre. E questa su ferrea decisione, sarebbe stata proprio la scintilla che avrebbe scatenato la furia omicida nel ragazzo,  che l’ha poi assassinata, brutalmente,

I carabinieri avevano avviato, subito le ricerche, già da lunedì sera, dopo la denuncia da parte dei genitori della povera ragazza scomparsa.

Un’ispezione anche nei pressi del campo sportivo Moccia. Dove, poi, le telecamere della zona l’avevano ripresa, per l’ultima volta,  in sella a quello scooter, con l’ex fidanzato.

Ricerche fatte dai militari anche nei pozzi artesiani della zona.

Dopo ore e ore di ricerche e apprensione, questa notte il tragico epilogo.

La ragazza è stata trovata morta, in un casolare abbandonato, in quello che un era un tempo l’alloggio del custode del campo sportivo della città, proprio nei pressi dell’ex stadio cittadino, sotto  a un materasso,  con la testa fracassata da un corpo contundente.

Un ritrovamento che ha scioccato l’intera  comunità afragolese, e non solo, anche la Campania intera.

E  che apre degli scenari inquietanti su quanto è avvenuto nelle ultime ore di vita di questa povera ragazza scomparsa, prematuramente, e uccisa brutalmente, da colui che sosteneva di amarla.

Una mamma, dei genitori, sconvolti da dolore. Che  ha voluto ricordarla con queste parole lasciate su Facebook: “Figlia mia chi ti ha fatto del male la pagherà, vola in alto. Ora starai con i miei genitori. Tu sei stata importante e lo sarai per sempre”.

Ma anche il primo cittadino di Afragola Antonio Pannone, ha volute dire la sua esprimndo il suo cordoglio alla famiglia della vittima, anche a nome dell’intera comunità afragolese e il suo sgomento, per quanto è avvenuto: “È una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità – dice il primo cittadino Pannone – di fronte alla barbarie di chi non rispetta la libertà e la dignità femminile. Esprimo alla famiglia di Martina il più profondo cordoglio della Città di Afragola e sono certo che nulla resterà di intentato nelle indagini in corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un delitto così efferato”.