Sono molte le persone che scoprono di essere allergiche al nichel. Un metallo color argento che è presente praticamente ovunque. In molti oggetti o accessori, soprattutto per la donna: bottoni, cinturini, monete, bigiotteria ed in molti cibi (seppure in quantità assai limitata).
Coloro che sviluppano una sensibilità a questo metallo presentano sulla propria pelle, nella zona del contatto, eczemi pruriginosi, se non addirittura gonfiore, dolore a stomaco ed addome, dispepsia e malessere. La presenza di questi sintomi fa presumere la cosiddetta SNAS, Sindrome sistemica da nichel.
Nel momento in cui viene diagnosticata la patologia il medico prescrive una dieta il più possibile priva di questo metallo per 1 mese, al termine della quale verrà effettuato un test con il quale poter capire il livello di sensibilità a tale sostanza.
La cura, poi, prevede un trattamento iposensibilizzante per via orale (creme per uso topico a base di corticosteroidi o compresse contenenti antistaminici).
Allergia al nichel – Cibi da evitare
– cibi in scatola
– Verdure ed ortaggi: pomodori (soprattutto il concentrato), asparagi, funghi, cipolle, porri, spinaci, pomodori, patate (soprattutto se bollite con la buccia), tutti i legumi (tra cui lenticchie, piselli, fagioli, ceci, soia), lattuga, carote, cavoli, broccoli, catalogna, zucca, carciofi , cicoria, rape, crescione, sedano, cavoli, cavolfiore, fagiolini, spinaci, mais
– farine e pane: farina integrale, farina di mais, avena, crusca, grano saraceno, miglio. Pane speciale, integrale, con semi e farine particolari
– pere, prugne, prugne secche, uva, uva passa, fi chi, albicocche, kiwi, ananas, mele lamponi, mele, avocado
– frutta secca e semi (praticamente tutti): noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi, chia, sesamo, e così via.
-Cacao, cioccolato e liquirizia
– Margarina e grassi idrogenati
– Lievito chimico, tisane, decotti di radici, integratori
– Aringhe, ostriche, sgombri, salmone, gamberi, scampi, mitili, merluzzo, pesce azzurro
– Tè (specie quello verde), marzapane, birra