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Il Dpcm firmato il 24 ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dispone infatti che rimangano chiuse per almeno un mese, alla pari di piscine, centri benessere e centri termali, per tutelare la popolazione dalla seconda ondata della pandemia da coronavirus. Una misura accolta dalle vibranti proteste dei gestori, che sostengono di aver sempre seguito i protocolli di sicurezza e temono il definitivo tracollo del settore. Dopo la loro protesta pacifica di martedì 27 ottobre al Pantheon, il premier ha accettato di incontrare una delegazione a Palazzo Chigi.

Ma qual è la reazione degli appassionati di fitness? A dare una risposta sono i dati di Hoopy, app che permette di prenotare un personal trainer per una sessione on-demand in presenza (a casa, al parco, in azienda…) o in videoconferenza. Dopo aver impostato orario e location, l’utente può scegliere tra 12 discipline diverse (dallo yoga al running, dal pilates al kick boxing), pagando soltanto la singola lezione senza essere vincolato a un abbonamento. Il servizio per il momento è attivo sulla città di Milano, dove conta circa 60 trainer qualificati. Ma le fondatrici, Barbara Borghesi e Marta Molinelli, sono già al lavoro per estenderlo ad altre grandi città italiane.

“Il primo fattore che vale la pena di sottolineare è che stiamo registrando un costante incremento degli utenti, nell’ordine di un +20% ogni mese. Si tratta soprattutto di giovani fra i 25 e i 35 anni, presumibilmente perché hanno più confidenza con l’uso dello smartphone e apprezzano la possibilità di pagare direttamente tramite la app. Sono le stesse persone abituate a spostarsi per la città a bordo di auto, bici, scooter e monopattini in sharing, o a pagare il parcheggio con il cellulare”, esordisce Barbara Borghesi.

Chi ci tiene a prendersi cura di sé, dunque, non si lascia abbattere dalla generale incertezza legata alla pandemia. Anzi, ne approfitta per trovare nuove formule e nuovi stimoli. La community di Hoopy di solito integra le attività funzionali con quelle più rilassanti e di allungamento, apprezzando molto la possibilità di variare tra una disciplina e l’altra. “Un maratoneta ci ha raccontato di essere sempre stato tentato dallo yoga”, racconta Marta Molinelli. “La prospettiva di iscriversi a un corso di gruppo in palestra però lo faceva sentire a disagio, perché gli sembrava un’attività prettamente femminile. Con Hoopy non ha esitato a dare sfogo alla sua curiosità, scoprendo una nuova passione. Ora lo yoga è diventato un appuntamento fisso!”.

Sette utenti su dieci optano per le sessioni in videoconferenza; chi sceglie di incontrare di persona il trainer, invece, predilige i parchi e le altre location all’aria aperta. Indoor e outdoor, sottolineano le fondatrici di Hoopy, tutti i personal trainer seguono in modo rigoroso le disposizioni anti-Covid, indossando la mascherina e rispettando il distanziamento.

HOOPY – Your personal trainer on-demand è l’applicazione, scaricabile su device IOS e Android, in grado di connettere chi desidera allenarsi, a casa, al parco, in ufficio oppure on line, a personal trainer qualificati. HOOPY è dedicata a chi ha voglia di prendersi cura di sé e ha la necessità di ottimizzare il proprio tempo, e per chi non può o non vuole sottoscrivere un abbonamento in palestra.

HOOPY è nata come risposta alle esigenze delle due fondatrici, Marta Molinelli e Barbara Borghesi, due giovani donne e mamme molto impegnate, abituate a viaggiare spesso ma anche desiderose di tenersi in forma. Marta e Barbara hanno così dato vita al servizio che hanno sempre cercato ma non hanno mai trovato: potersi allenare quando e dove lo si desideri, con trainer estremamente qualificati, senza la seccatura di abbonamenti vincolanti, spostamenti e dispendio di tempo.

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