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Un giardino in cui i fiori crescono in libertà. Si arrampicano su marmi e graniti di un parco immaginario. Questa l’idea di Giambattista Valli, per la sua collezione haute couture per primavera estate 2018.

Al Petit Palais sfilano 51 abiti d’alta moda tra velluto, trionfi di macramè, paillettes floreali e petali di seta. “E’ una donna che rispetta se stessa, la natura e il suo lifestyle – racconta Valli dal backstage – Mi piace l’idea di questa dea che cade in un giardino come se fosse un umana, sono affascinato da questa idea”. E’ un mondo tra reale e irreale, con un gruppo di dee in un giardino abbandonato. “Ognuno ha il suo dono, io ho questa ricerca ossessiva della bellezza, così fresca e infinita, da raccogliere come un fiore”, dice ancora Valli.

Gli abiti corti si indossano con stivali cuissardes di pelle nera lucida. Mentre quelli lunghi vengono abbinati a pantofole nere. Trionfano i drappeggi di seta (per cui servono oltre 70 metri di stoffa) e gli iconici abiti lunghi con lo strascico in tulle (rosa o verde acido), per ognuno servono almeno 350 metri di tessuto.

Gli abiti corti presentano applicazioni di fiori in macramè, quelli in chiffon stampe di fiori, mentre la versione in bianco ha una lunga coda in maglia a rete con applicazioni di petali molto delicate. Il completo casacca e pantalone ha invece bande laterali in piume. La natura esplode in tutte le sue forme e la sua unicità e bellezza.