Alle sei di stamattina è scattato il divieto di circolazione a Genova, disposto dal sindaco Marta Vincenzi dopo il violentissimo nubifragio che si è abbattuto ieri sulla città, la quale si è comunque risvegliata sotto un cielo grigio e un forte vento di scirocco, ma per ora non piove, anche se sono previsti tra oggi e domani altri temporali.
Cinque sono ad oggi le vittime che hanno perso la vita, tutte nella zona del torrente Fereggiano, esondato insieme al torrente Bisagno, che sono state identificate. Si tratta di Shpresa Djala, un’albanese di 28 anni, e delle sue due figlie Gianissa di un anno e Gioia, 8 anni, annegate in uno scantinato; Angela Chiaramonte di 40 anni; un ventenne di cui non viene al momento divulgato il nome perché i parenti non sono ancora stati avvertiti.
Non sono ancora state accertate le generalità di una donna dell’età di circa 50 anni, e di una settima persona.
Tre sarebbero i dispersi tra cui una donna e un bambino scomparsi sempre nella zona centrale di Genova. Recuperata una bimba che era stata data per dispersa.
Intanto le strade appaiono deserte, poiché circolano soltanto i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine, nonché qualche taxi e autobus. In giro si vede anche qualche auto privata, che purtroppo non ha rispettato il divieto. Nelle zone più colpite dalla furia del torrente Fereggiano, come quelle del quartiere Marassi, i vigili del fuoco e gli addetti alle fognature hanno lavorato tutta la notte.
Sono chiusi anche gli impianti sportivi e le scuole, sono stati annullate gare e partite, compresa quella Genova-Inter, tutti gli appuntamenti teatrali, gli spettacoli e gli eventi.
Il Comune ha voluto rinnovare anche l’invito alla massima prudenza e ad abbandonare tutti i locali situati sul livello della strada nonché interrati in caso di precipitazioni.
Sono intanto operative entrambe le stazioni ferroviarie, Brignole e Principe: sull’autostrada A12 rimane ancora chiuso il casello di Genova Est in uscita.