Il professore Olivier Ertzscheid dell’Università di Nantes e la parlamentare francese Isabelle Attard hanno deciso di pubblicare in rete il celebre ‘Diario di Anna Frank’.
Il racconto della prigionia di un’adolescente ebrea, uccisa in un campo di concentramento.
Una versione integrale, in lingua originale e gratuita, disponibile da alcuni giorni su internet.
Il diario di Anna Frank, morta in un campo di concentramento di Bergen Belsen nel 1945, a soli 15 anni, dovrebbe essere libero da copyright, e da vincoli di diversa natura legati ai diritti d’autore.
Ma l’Anne Frank Foundation, costituita nel 1957 dal padre della ragazza, Otto Frank, unico sopravvissuto allo sterminio, per preservare nel tempo la distruzione del manoscritto, nel nascondiglio di Amsterdam dove Anna visse con la famiglia sino a quando la famiglia non fu tradita dai vicini di casa, deportata e in parte sterminata nei campi di concentramento, contesterebbe la scadenza dei termini in quanto Otto, considerato co-autore, è morto nel 1980 e pertanto, i 70 anni secondo le leggi europee in materia di proprietà intellettuale sui libri, non sono ancora passati.
La fondazione ha già pronta da tempo una versione digitale del ‘Diario’ con una ricostruzione filologica delle varie versioni e approfondimenti storici, di cui non ha mai annunciato ufficialmente la data di pubblicazione.
Intanto, però, come annunciato da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il ‘Diario’, è online in lingua originale e in una versione totalmente gratuita.