Una sentenza del Tar del Lazio ha respinto il ricorso dei sindacati contro il decreto ministeriale del 26 febbraio scorso che prevedeva la possibilità per le famiglie di chiedere la conferma del docente di sostegno.
La richiesta di sospensione era stata presentata da Flc Cgil e Gilda-Unams, secondo cui, nel prevedere per l’anno scolastico 2025-2026 la possibilità di conferma del docente di sostegno sul posto assegnato l’anno precedente, si violerebbe il principio del merito posto a fondamento della procedura di reclutamento dei professori, impedendo ai docenti collocati in posizione utile in graduatoria di essere destinatari di un contratto a tempo determinato nei posti di sostegno confermati.
Ma i giudici amministrativi del Lazio hanno respinto l’impugnazione, spiegando che, “le organizzazioni sindacali non sembrano agire a tutela di un interesse omogeneo all’intera categoria dei docenti in quanto il ricorso verte su questioni suscettibili di dividere la categoria in posizioni contrastanti”. “I docenti che aspirano a essere confermati nell’attuale incarico hanno interesse alla conservazione delle disposizioni contestate e, pertanto, vi è una parte della categoria rappresentata presso la quale è diffuso un interesse opposto a quello di cui le organizzazioni sindacali assumono di farsi portatrici”.
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