L’articolo 19bis, contenuto nel decreto legislativo sui rapporti tra fisco e contribuente approvato lo scorso 24 dicembre dal Consiglio dei ministri, prevede che “la punibilità è comunque esclusa quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile dichiarato o l’importo dell’imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al tre per cento dell’imposta sul valore aggiunto dichiarata”.
Pertanto, la domanda nasce spontanea. Chissà che non possa essere applicata tale norma anche all’ex premier Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a 4 anni nell’agosto 2013, sebbene la condanna sia di una sentenza definitiva.
Perché, se così veramente fosse, il leader di Forza Italia potrebbe dunque candidarsi anche alle prossime elezioni.