La Grecia avrebbe quasi pronto un pacchetto di misure da attuare pari a 12 miliardi di euro da realizzare in soli due anni e da presentare a Bruxelles in cambio del terzo piano di aiuti per fronteggiare la crisi e scongiurare l’uscita dall’euro.
Sullo sfondo, l’esigenza di ristrutturare il debito per la quale spingono sia il Fmi che la Casa Bianca, in cerca di soluzioni definitive alla crisi ellenica.
Lo rivela il giornale Kathimerini, secondo il quale lo scopo di Atene è quello di evitare il ritorno alla recessione.
Atene stima che il Pil quest’anno invece di crescere dello 0,5% possa subire una recessione del 3%.
Il premier Alexis Tsipras ha preso tempo fino a domani per presentare il piano delle riforme che vorrebbe attuare.
Fiduciose le autorità greche nel poter raggiungere un accordo con i creditori internazionali, lo ha dichiarato il portavoce, Gabriel Sakellaridis.
Intanto, mentre si studiano le proposte per i creditori, il mondo finanziario si prepara anche alla ristrutturazione del sistema del credito, che dovrà procedere di pari passo con il salvataggio del Paese.