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Il partito socialdemocratico tedesco, aveva posto condizione per entrare in coalizione con il partito di Angela Merkel il salario minimo, e lo ha ottenuto. A distanza di tre mesi dalla proposta, la Germania accoglie il primo salario minimo della sua storia.

Con 535 voti a favore su 601, il disegno di legge sul salario minimo presentato dal governo in primavera attende ora soltanto l’approvazione del Bundesrat, la camera delle regioni e, poi potrà essere introdotto come legge a partire da gennaio 2015.

Il tetto minimo è di 8 euro e 50 l’ora e avrà un periodo di transizione di due anni. Si stima che a beneficiarne, saranno circa 4,5 milioni di lavoratori.

Di conseguenza, si stima che circa 3,7 milioni di salari aumenteranno con la nuova legge, che però non verrà applicata immediatamente a tutti i lavoratori. Saranno esclusi infatti, solo all’inizio, gli stagisti, i lavoratori stagionali e i minorenni. Mentre a chi è stato disoccupato per un lungo periodo non verrà garantito il salario minimo per i primi sei mesi di lavoro.

La Germania si appresta dunque a uscire dal “club” dei Paesi europei senza salario minimo (di cui fa parte anche l’Italia) con un tetto superiore a quello britannico, ma inferiore a quello francese.

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