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Vanni

, la prima libreria italiana fondata in America, nel 1884 dal siciliano Sante Fortunato Vanni, riapre i battenti a Greenwich Village.

L’appuntamento è per fine gennaio. I locali di Vanni, al numero 30 della 12/a strada, riapriranno per qualche mese come libreria “pop up” e un centro culturale.

Il direttore editoriale del centro, Alessandro Cassin, spiega che l’obiettivo con questa riapertura è quello di puntare i riflettori sulla storia dell’ebraismo italiano in America, ma anche resuscitare un mito.

Vanni arriva a New York nel 1884 iniziando la sua attività di libreria e stamperia al 548 West Broadway. La libreria vende classici italiani, manuali d’inglese e dizionari, ed ancora, cartoline, riviste, manuali tecnici, calendari, biglietti da visita, santini e materiale religioso.

Il suo proprietario si mette fare anche lo scrivano. Si occupa di corrispondenze private e scritture commerciali per molti emigranti analfabeti. Nel 1931 Andrea Ragusa, consulente editoriale arrivato in america dall’Italia trasferisce la libreria a Bleeker Street, poi nell’attuale sede alla 12/a strada.

Ragusa pubblica libri in inglese ad argomento italiano e trasforma la libreria in un punto di riferimento culturale. Sino al 1974, stampa 138 titoli, critica letteraria italiana e libri per le scuole, diventando il principale fornitore di libri italiani per le biblioteche pubbliche e universitarie in Nord America.

La libreria, dopo la sua morte, avvenuta a causa di una rapina davanti al negozio, passa nelle mani delle figlie Isa e Olga fino al 2004, successivamente viene chiusa.

Ma a gennaio 2015, la libreria Vanni riapre.