Dopo la scoperta del primo caso di infezione da virus West Nile in Veneto, la Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto ha diramato informazioni utili rispetto al ripresentarsi del virus, trasmesso attraverso la zanzara Culex.
«Conosciamo bene questa realtà – ha dichiarato in una nota l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – e anche quest’anno, dal primo giugno abbiamo attivato un capillare sistema di sorveglianza, abbinato ad azioni di contrasto il più incisive possibile. Il contagio umano nella forma neuro-invasiva – aggiunge l’Assessore – non è fortunatamente frequente ma, quando si presenta, il sistema sanitario, già allertato, è in grado di riconoscere prontamente la malattia ed erogare cure efficaci, quando un paziente si presenta con determinati sintomi di interessamento neurologico».
Nel 20% dei casi presentano sintomi di lieve natura come febbricola, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni cutanee. Tra i consigli efficaci troviamo quello di svuotare giornalmente i contenitori di uso comune con presenza di acqua, coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne). Per evitare la puntura di zanzara negli ambienti in cui non sia disponibile la climatizzazione che è fortemente consigliata con l’applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori insetticidi liquidi o a piastrine.
All’aperto, per la protezione individuale dalle punture di zanzare è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi). Un sufficiente livello di protezione inoltre è assicurato grazie all’utilizzo di repellenti.