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Venerdì 18 maggio esce “HO VISTO COSE CHE…”, il nuovo album di inediti di ANDREA MINGARDI, anticipato dal singolo “CI VUOLE UN PO’ DI ROCK’N’ROLL”, attualmente in rotazione radiofonica. Il brano, scritto dallo stesso Andrea Mingardi insieme a Maurizio Tirelli, arriva a distanza di 12 anni dall’ultimo inedito del cantautore ed è inoltre presente in “Maeba”, il nuovo disco di Mina, la più grande voce italiana di sempre, con cui il cantautore ha più volte collaborato e duettato nel corso della sua carriera musicale.

«Ascoltando il vigente pop radiofonico, mi sono accorto che tutti i generi che da ragazzo mi hanno preso il cuore e spinto a buttarmi nel mondo della musica sono rari o assenti. Come non contassero più. E invece contano nella mia storia e… nella storia – dice Mingardi – Così, seduto sull’immaginario cornicione della mia età e di un percorso pieno di passioni, mi volto indietro, guardo all’oggi e penso a cosa sarà domani. Ragionando e conscio che nulla di ciò che mi ha fatto innamorare è stato rimpiazzato o superato, le cose mi sono venute fuori dalla pancia con la stessa testarda e ignorante energia di tanto tempo fa e con la presunzione che ci sia ancora tanto da dire».

Martedì 8 maggio il cantautore presenterà in anteprima “HO VISTO COSE CHE…” con un concerto al Teatro Il Celebrazioni di Bologna (ore 21.00). I biglietti sono già disponibili in prevendita sul circuito TicketOne (www.ticketone.it/andrea-mingardi-bologna-biglietti.html).

Per l’occasione Mingardi sarà accompagnato dalla sua band storica, i SUPERCIRCUS.

«Una chimica magica ci consentì di dare libero sfogo a fantasie che nulla avevano a che vedere con la musica ammiccante, facile, commerciale – racconta il cantautore bolognese a proposito della band – Costruimmo progetti rivoluzionari intrisi di soul, rock, pop e jazz. Senza trascurare le melodie, attraversammo un quinquennio di provocazione e rivoluzione, facendo show che avevano radici zappiane e esperimenti di musica complessa. Ora, a ridosso del 2018 la voglia di uscire dagli schemi mi invita a voltarmi indietro e a guardare avanti. La rifondazione dei SUPERCIRCUS è solo un omaggio a una band storica e l’intento di ritrovare quel pizzico di follia e energia che non è stata mai superata».

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