Il bonus Irpef da 80 euro al mese non è per i pensionati. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi. L’azione del governo, si è basato, ancora una volta, sul rispetto dei vincoli europei, senza tener conto delle esigenze di una delle fasce più deboli del Paese.
E così, il prossimo anno, sottolineano le stesse fonti, l’intervento di riduzione delle tasse è il più significativo della storia italiana, con 18 miliardi di euro in meno. Cosa certamente da vedere, ma che visti i crescenti aumenti di imposte locali e consumi, non si direbbe.
Nella legge di Stabilità, il Governo Renzi ha inserito la stabilizzazione del bonus di 80 euro ed in particolare l’articolo 4 del disegno di legge di stabilità 2015 che prevede che: “Qualora l’imposta lorda determinata sui redditi di cui agli articoli 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), e 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), sia di importo superiore a quello della detrazione spettante ai sensi del comma 1, compete un credito rapportato al periodo di lavoro nell’anno che non concorre alla formazione del reddito di importo pari a:
1) 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro;
2) 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro. Credito che spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro”.
Nel 2015 ai lavoratori andranno euro 960 totali annui, che verranno pagati in busta paga da gennaio a dicembre.