L’Isis ha minacciato di voler utilizzare la Libia per portare “il caos nel sud dell’Europa”, a confermarlo è anche il Daily Telegraph che pubblica documenti segreti dei jihadisti.
L’Isis vuole infiltrarsi sui barconi di immigrati nel Mediterraneo e attaccare le “compagnie marittime e le navi dei Crociati”.
Forze speciali egiziane hanno compiuto un’incursione terrestre a Derna, città del Califfato dell’Isis nell’est del paese.
A riferirlo sono fonti libiche ed egiziane. Intanto il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in questi momenti, sta riferendo alla Camera su quella che è la situazione in Libia.
“Il tempo non è infinito e rischia di scadere presto, pregiudicando i fragili risultati raggiunti ” dalla mediazione Onu sostenuta dall’Italia, ha detto il ministro in aula.
E continuando, “L’unica soluzione alla crisi libica è quella politica”, “. “Non vogliamo avventure e tanto meno crociate. Chiediamo alla comunità diplomatica di aumentare gli sforzi”.
Ed ancora “Il deterioramento della situazione sul territorio impone un cambio di passo da parte della comunità internazionale prima che sia troppo tardi. In Libia è evidente il rischio di saldatura tra gruppi locali e Daesh“.
Dalla riunione del Consiglio di sicurezza di oggi, ha concluso il ministro, “ci attendiamo la presa di coscienza al Palazzo di vetro della necessità di raddoppiare gli sforzi per favorire il dialogo politico” , che ieri in tarda serata, ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario di Stato americano John Kerry, nel corso del quale hanno parlato proprio dell’evolversi della crisi libica.
Il ministro Alfano, invece, a capo del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, si è detto favorevole sulle modalità di attuazione, fino al 30 giugno 2015, del piano di impiego del contingente di 4.800 militari nei servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili che assicureranno la prosecuzione dell’operazione ‘Strade sicure’ anche per le esigenze di contrasto al terrorismo.