È una mostra che divide il pubblico. Tra chi ne apprezza il valore didattico e chi ne critica l’eccessiva teatralità. Tanto che arriva ad accusare gli organizzatori di scarso senso etico. “Human Bodies”, exhibit dedicato all’organismo umano e costituito da corpi reali appositamente trattati, ha superato i 40 milioni di visitatori. Fino al 24 giugno sarà aperta al pubblico presso la Città della Scienza, in un allestimento che porta la supervisione di Alessandro Cecchi Paone.
Napoli è la seconda città italiana ad ospitarla, dopo una prima tappa giunta a Torino, che ha fatto oltre 40 mila ingressi. Nei primi due giorni di apertura ha già collezionato centinaia di visitatori. E diverse reazioni.
Le opere sono divise in otto sezioni. E comprendono diversi corpi (alcuni sezionati, altri in trazione per mostrare i muscoli coinvolti), scheletri e una selezione di 150 organi. Tutti trattati con la tecnica della “plastinazione” (una tecnica che consente di conservare i tessuti tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone) da due medici spagnoli: Rafael Latorre, professore di anatomia semplice e comparata all’università di Murcia, e Virginio Garcia Martinez, docente di anatomia ed embriologia umana dell’università di Extremadura. Oggi sono parte di un percorso scientifico-didattico a cura del gruppo Musealia.