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Il Movimento 5 stelle ha deciso di salvare il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini dal processo per il caso della nave Diciotti. E con lui anche il governo. Dopo le difficoltà avute nel corso della giornata per impedimenti tecnici sulla piattaforma Russeau, i militanti del 5 stelle sono riusciti a votare. 52mila di cui 30.948 ossia il 59,05% si sono espressi per il “no”, mentre i contrari per il “sì” 21.469 (40,95).

Rispetto al quesito formulato, in realtà, a vincere sono stati i sì: la domanda era se aver trattenuto i migranti sulla nave Diciotti la scorsa estate fosse stata una scelta legata o meno «all’interesse dello Stato».

Ebbene, la base grillina ha risposto sì, come avevano già fatto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, il premier Giuseppe Conte e ministro dei trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli, le cui memorie sono ora all’esame della procura di Catania in allegato alla memoria del ministro dell’Interno Matteo Salvini, sotto esame della Giunta per le immunità del Senato. In questi atti i tre pentastellati si dichiarano corresponsabili assieme al ministro nella decisione di bloccare i migranti sulla Diciotti.

Con l’arrivo dei documenti dal Senato la strada giudiziaria sembra ora essere tracciata verso l’apertura, come atto dovuto, di un fascicolo. La Procura di Catania ha iscritto nel registro degli indagati i tre e a seguire ci sarà la valutazione della magistratura della loro posizione.

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