Due maestre di una scuola d’infanzia di Cassino, sono state fermate dalla Polizia su ordine della Procura che ha emesso per loro provvedimenti interdittivi. Per dodici mesi non potranno più avvicinarsi a scuola.
Il provvedimento è scaturito da un’indagine portata avanti dagli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone che hanno raccolto la denuncia di alcuni genitori. Il reato contestato è quello di maltrattamenti. (altro…)
Un altro asilo degli orrori, è stato scoperto in Italia, questa volta ad Ariccia, ai Castelli Romani, alle porte della Capitale. Dove i carabinieri hanno arrestato tre maestre e una collaboratrice scolastica ritenute responsabili di maltrattamenti su minori, dai cinque ai tre anni, all’interno dell’asilo. (altro…)
“Gli episodi di violenza e maltrattamento negli asili nido, un luogo che dovrebbe essere il più sicuro e protetto per i bambini, sono semplicemente inaccettabili”, a dichiararlo è Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children, in relazione al caso dei maltrattamenti in un asilo di Vercelli. (altro…)
Il Gup di Ragusa rinvia a giudizio per maltrattamenti due maestre di un asilo. Le indagini della polizia di Stato, risalgono al giugno del 2016, e sono sfociate nella richiesta di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle due donne, rigettata dal Gip.
La Procura ha chiesto e ottenuto il loro rinvio a giudizio. Agli atti dell’inchiesta intercettazioni eseguite dalla squadra mobile in cui le due donne minacciavano uno dei bambini: “Alzati, ti do’ tanti di quegli schiaffoni! Sei un bambino insopportabile! E’ un incubo…”.
E a un piccolo che gli chiedeva di andare in bagno la maestra rispondeva: “a casa tua la fai la cacca: ti do all’orco, lo chiamo… così se lo mangia e ce lo toglie dai piedi..”.
L’altra maestra diceva poi: “se piangi ancora ti lascio solo, non lo fare più, non ti azzardare…”. Le indagini erano state avviate dopo la segnalazione alla squadra mobile di Ragusa dei genitori i cui figli si rifiutavano di andare a scuola.
L’asilo steineriano è basato su un metodo antico che si sta molto diffondendo in Italia in quanto preferisce prediligere nell’insegnamento la creatività.
La pedagogia Waldorf o steineriana è un approccio educativo nato a partire dal 1919 su indicazioni di Rudolf Steiner (1861-1925). Le scuole con pedagogia steineriana sono oggi diffuse in tutto il mondo e coprono l’arco educativo che va dal pre-asilo fino a diciotto anni.
Gli aspetti principali di un asilo steineriano
Il metodo utilizzato si fonda soprattutto sulla concezione di base che il bambino è un essere in divenire e che pertanto il suo sviluppo psicofisico riguarda soprattutto le diverse fasi di sviluppo articolate in settenni. Le fasi dello sviluppo definite da Steiner sono così suddivise:
0-7 anni; 7-14 anni; 14-21 anni.
Secondo Steiner infatti, l’educatore deve avere una profonda conoscenza della natura dell’essere umano ed avere come obiettivo educativo quello di portare il bambino a rendersi autonomo attraverso un processo di auto-elaborazione dei contenuti esperenziali.
La pedagogia steineriana si basa su alcuni punti cardine:
– il rifiuto di un insegnamento nozionistico – l’attenzione alle discipline artistiche (musica, pittura, teatro…) – la convinzione che ogni insegnamento vada impartito in base all’età evolutiva del bambino. – l’idea che un insegnamento “forzato” o dato prematuramente potrebbe essere addirittura dannoso per il successivo sviluppo.
Per questo motivo, per esempio, l’apprendimento della lettura e della scrittura viene proposto solo dopo i 7 anni perché, prima di tale età, secondo Steiner, il bambino non è pronto, in quanto ancora legato alla fase pre-natale.
Che cosa si insegna negli asili Steiner
Negli asili Steineriani si insegnano attività manuali, con numerosi laboratori per sviluppare la creatività del bambino poiché si ritiene che solo in questo modo le basi dell’apprendimento successivo possano svilupparsi. Aspetto molto importante degli asili steineriani è che essi sono organizzati in modo autonomo e pertanto sono privi di direzione scolastica
Botte, insulti e bestemmie su bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. E’ quanto succedeva a Pavullo nel Frignano, dove i Carabinieri della Compagnia locale hanno eseguito un’ordinanza cautelare di arresti domiciliari, nei confronti di una maestra-coordinatrice di 52 anni, responsabile di maltrattamento aggravato nei confronti dei di bambini di una scuola per l’infanzia.
L’insegnante abusando del suo ruolo maltrattava fisicamente e psicologicamente i piccoli durante il suo orario di lavoro. Sottoponendoli a violenze fisiche (percosse, schiaffi, spintoni, strattonamenti), verbali (urla, imprecazioni, offese ed insulti ”sei brutta”, ”stordita”, ”sei pesante”, ecc.) e a punizioni eccessive.
Le indagini, sarebbero scattate in seguito alla segnalazione fatta da alcuni genitori, insospettiti dal fatto che i loro figli non volessero andare più a scuola per la tanta paura.
La donna per intimorirli usava spesso anche un linguaggio scurrile e volgare, e alla bestemmia.