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Un asilo nido a Vanzago (Milano) è al centro di un’indagine condotta per maltrattamenti sui bambini e 5 maestre e la titolare sottoposte a misure cautelari dal Tribunale di Milano. Si parlerebbe infatti di presunti metodi coercitivi e violenti che sarebbero stati esercitati dal personale della struttura.

Dopo le segnalazioni di alcune stagiste i carabinieri di Legnano avrebbero accertato che nelle aule i bambini venivano strattonati, schiaffeggiati, spinti e puniti con violenza. È quindi scattata per la titolare e le 5 collaboratrici la misura dell’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia e il divieto di esercizio della professione.

Educatrici che urlavano “a pochi centimetri di distanza dai bambini che venivano terrorizzati e iniziavano a piangere ininterrottamente”. Poi, “lanci di ciabatte” e di “giocattoli” contro di loro con frequenza “quotidiana”. Lo stesso cucchiaio utilizzato per “farli mangiare” tutti e lo stesso bicchiere “per farli bere”, anche se erano malati. Bimbi che venivano “lasciati per ore sporchi con indosso i propri bisognini”. E tre di loro messi a dormire in passeggini gemellari “posizionati nel bagno, completamente soli e con la coperta che copriva anche il capo”. E ancora insulti e “bestemmie” gridate contro. È il quadro che emerge dalle testimonianze fatte dalle stagiste che hanno lavorato in quell’asilo finito al centro dell’inchiesta dei carabinieri, coordinata dal pm Elisa Calanducci. Diciassette in totale, si legge nel provvedimento, i bimbi vittime dei presunti maltrattamenti.

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