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Durante la proiezione del film Fortapasc, mentre scorrono le immagini dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani per mano della camorra, è scattato, all’improvviso, un applauso da parte di un gruppetto di allievi dell’Istituto comprensivo del Vomero Amedeo Maiuri: il gesto non è passato inosservato tanto che di prima mattina il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, dopo aver ricordato che “la scuola è, e deve essere, il primo presidio di legalità, è, e deve essere, una comunità, per definizione, antitetica a qualsiasi mentalità che rievochi quella mafiosa o addirittura plauda ad essa”, ha detto di voler immediatamente agire per capire quanto è avvenuto.

Sulle motivazioni dell’applauso in verità non c’è un’interpretazione univoca: secondo una insegnante, che accompagnava i ragazzi durante la visione del film, l’applauso c’è stato, ma gli studenti hanno applaudito anche durante altre scene; l’applauso, insomma, era un modo per esprimere emotività di fronte a quanto stavano osservando, e del resto sulla figura del giornalista assassinato nel 1985 la scuola aveva lavorato con un progetto preparatorio. Sconcertato per quanto è avvenuto il fratello della vittima, il medico Paolo Siani.

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