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Esce il 1 maggio in Italia Hunger Games, il tanto atteso film di Gary Ross tratto dal romanzo di Suzanne Collins che è riuscito a sbancare i botteghini americani con 358 milioni di dollari (575 nel mondo).

La Warner Bros., distribuisce il film nel nostro Paese, organizzando le anteprime nazionali per lunedì 30 aprile in diversi cinema.

In Hunger Games si vedranno Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Stanley Tucci ed Elizabeth Banks. Il film è diretto da Gary Ross, e prodotto da Nina Jacobson con la Color Force in tandem con Jon Kilik e Lionsgate.

Il secondo film, Catching Fire, esce a novembre 2013.

Hunger Games‘ ha come sfondo un futuro post-apocalittico, e le ceneri del Nord America, dove sorge Panem. Racconta di un regno costituito da 12 distretti governati da Capitol City dove, ogni anno, si tengono gli Hunger Games (ossia i giochi della fame).
Vuole essere un tributo che i distretti devono pagare per una rivolta nei confronti del governo centrale. Un ragazzo e una ragazza, tra i 12 e i 18 anni, vengono scelti durante la cerimonia della “mietitura” in ogni singolo distretto e, offerti come “tributi” in un gioco mortale dove a vincere sara’ però solo uno di loro. Oltre ad essere il solo ad essere sopravvissuto, il vincitore godrà di tanta ricchezza e fama. Dal distretto 12, quello dei minatori, il piu’ povero e quello che darà maggior ricchezza al governo centrale, qui arrivano due ragazzi, una 16ennne ribelle e selvaggia che si offrirà come volontaria dopo che il caso aveva selezionato la sorella e un giovane da sempre segretamente innamorato di lei.
Protagonista della vicenda e’ Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), una 16enne che nel distretto-villaggio postapocalittico dove viveva doveva badare alla famiglia, perche’ il padre era morto e la madre troppo debole per farlo.

Un film dunque mozzafiato, ad alto contenuto di violenza con scene molto forti e con tanto sangue in cui gli adolescenti si identificano nella capacita’ della ragazza di resistere e sapersi ribellare, ma anche di amare, nonostante il pessimo esempio dei grandi.