Rispetto all’inizio secolo si sono perse 136mila culle l’anno, dal 2008 si è registrata una virata al ribasso. A Barletta e Sassari, ad esempio, il crollo della natalità è stato da vero record (quasi 40%), nella provincia emiliana limitata dall’effetto pandemia
A certificare tale tracollo ci ha pensato l’Istat, prendendo ad esame i dati raccolti negli ultimi vent’anni e le elaborazioni su base provinciale effettuate dal Sole 24 Ore del Lunedì sulla natalità nell’anno post pandemia appena concluso.
Barletta, Andria, e Trani dove ad oggi i nuovi nati iscritti all’anagrafe ogni mille abitanti sono il 40% in meno rispetto a vent’anni fa. A Parma invece, si registra un calo demografico, pur essendo meno pesante, con una differenza in negativo del 13% rispetto all’anno 2002.