I due bimbi morti, Micky e Tommy, nel Veronese il 3 luglio 2021 a causa del crollo del tetto di una vecchia ghiacciaia, per la Procura si è trattata di una tragedia senza colpevoli, che non poteva essere prevista in alcun modo. Per questo l’unico indagato, il coproprietario del terreno Augusto Ceradini, su cui sorge la ghiacciaia, deve essere prosciolto. Ma i genitori di Michele Mazzucato e Tommaso Saggioro si oppongono alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta e chiedono la riapertura delle indagini.
“La morte di due bimbi innocenti non può e non deve restare impunita”, dicono in coro i papà dei due bambini morti, Mattia Mazzucato e Andrea Saggioro, al Corriere Veneto. “Arriva l’immagine di un caso che è stato lasciato andare – hanno detto i due papà – per poi sparire nel dimenticatoio”. Prevale l’amarezza sentendo che “dopo due anni, la morte di due bambini, che avevano la vita davanti, venga ridotta a un ‘non era prevedibile'”. Le famiglie – comprese quelle dei due bimbi rimasti feriti – chiedono in modo compatto al gip che il caso venga riaperto perché “la giustizia non può chiudere tutto in un cassetto” e non vogliono che “il dramma dei nostri figli finisca nel dimenticatoio, lotteremo per loro. Fino in fondo.”