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Potrebbe trattarsi di un gesto volontario.

Su questa ipotesi stanno lavorando i carabinieri che indagano sulla morte di Giuseppina Caliandro, 41 anni, avvenuta a pochi passi da casa propria. Una porzione di targa, del colore e modello dell’auto, e le testimonianze di un presunto litigio prima dell’investimento sono gli indizi su cui indagano gli inquirenti per far luce sulla dinamica di quanto avvenuto.

Ad aprire l’ipotesi è stato un presunto testimone oculare, un giovane che si trovava nella piazza del Comune del Luinese insieme ad alcuni amici per ritirare una pizza da asporto. La Procura di Varese, che coordina le indagini, ha però diramato una nota con cui non conferma e non diffonde alcun dettaglio in merito “allo scopo di non compromettere le attività di ricerca del responsabile, che sono in corso”.

Una vicenda ancora poco chiara, quella di “Giusy” Caliandro, sui cui profili social dopo la morte sono arrivati decine di messaggi di affetto e di cordoglio. La donna si era trasferita a Gemonio nel 2019 per convivere con la fidanzata. Ferita gravemente dopo essere stata scaraventata contro un muro dall’auto, la 41enne ha lottato a lungo contro la morte. Ma le lesioni erano troppo gravi per potercela fare.

Un  altro testimone parlerebbe di un uomo alla guida dell’autovettura che l’ha trovolta e uccisa. Un litigio e la decisione di investire e uccidere la donna.

foto crediti zoom.it

 

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