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Massimo Ranieri racconta all’ANSA ‘La voce che hai dentro’, la serie tv che, a vent’anni dall’ultima volta, lo ha convinto a tornare alla fiction. E questa volta sarà su Canale 5 a partire da questa sera di giovedì 14 settembre 2023.

Il cantante e attore, nonché presentatore tv, e regista  è protagonista degli otto episodi, per quattro prime serate, prodotte da Lucky Red per RTI, con la regia di Eros Puglielli.

“Nel mondo della fiction è cambiato completamente il modo di girare, è tutto più veloce. All’inizio ero sorpreso, non ero abituato,. Mi sono detto ‘stringi i denti e vai’ e ora posso dire di essere nuovamente pronto”, sorride il poliedrico artista, Grande Ufficiale al merito della Repubblica italiana, che, tra musica, teatro, cinema e tv (senza dimenticare i Festival di Sanremo, il trionfo con il brano ‘Perdere l’amore’ e il più recente Premio della Critica) non si fermato mai. Nonostante gli oltre 70 anni suonati.

Con una grinta e una grandissima voglia di fare, come il primo giorno della sua prestigioissima carriera musicale e teatrale, nonché televisiva e cinematografica.

Il personaggio che interpreta è affascinante nella sua complessità, tra luci e ombre: Michele Ferrara è proprietario della Parthenope Edizioni Musicali, una grande casa discografica napoletana, condannato per l’assassinio del padre Domenico, vecchia gloria della musica partenopea. Nonostante si professi innocente, Michele sconta in carcere quella condanna e oggi, dopo dieci anni, è di nuovo libero. “Fa il cantante come me – spiega Ranieri – ma la sua vita è tribolata. Con il padre aveva sempre accese discussioni. Custodisce un segreto”. Il primo episodio parte dal giorno della scarcerazione e, in qualche frangente, il protagonista, per la sua signorilità e le esternazioni sulla musica, sembra uscire dalla finzione cinematografica e assomigliare a Ranieri. “La cosa più incredibile ed emozionante – racconta l’artista – è che abbiamo girato a Napoli, nella Galleria Umberto, proprio nel palazzo in cui ho iniziato la mia vita come cantante”. C’è anche un po’ del Ranieri talent scout nel protagonista della fiction che si imbatte in un giovane talento, la trapper Regina (Carola Moccia), una ragazza ribelle, con problemi legati all’assenza dei genitori. La ingaggia, seguendo la sua voce interiore, per rinnovare l’etichetta discografica e salvarla dal fallimento e dall’intenzione di venderla maturata dalla sua famiglia. “Questa fiction – spiega Ranieri – vuole essere anche un messaggio ai ragazzi di oggi. Bisogna sacrificarsi, prendere porte in faccia, cadere e rialzarsi. Spesso alla prima difficoltà si è portati a pensare che sia finita, invece più si cade più si impara”.

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