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Nelle settimane precedenti alla strage di Mestre, emergerebbe ora che l’autista del bus precipitato dal cavalcavia si sarebbe rivolto più volte al Pronto soccorso, per problemi di cuore. La sostituto procuratore Laura Cameli che sovraintende alle indagini, riferisce a Il Gazzettino, della sua  richiesta fatta al reparto di  cardiologa dell’Università di Padova, Cristina Basso, di effettuare un nuovo sezionamento del cuore dell’autista al fine di individuare eventuali cause o concause di carattere cardiopatologico nel malore e/o nel decesso di Rizzotto.

Questi esami saranno condotti anche un’attenta analisi della cartella clinica dell’autista deceduto. La procura ha affidato l’incarico a una luminare nel campo delle cosiddette “morti invisibili”, che fino a una quindicina di anni fa rimanevano senza soluzione, poiché erano causate da problemi cardiaci che sfuggivano anche alle comuni procedure diagnostiche.

 

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