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Gli occhiali da sole, sono un accessorio di moda, ma anche un oggetto prezioso di protezione. Eppure si scopre che soltanto il 15% degli italiani li indossa sempre, a fronte di un 30% che non li indossa quasi mai e di un 18% che li mette raramente.

I dati più preoccupanti però, riguardano i bambini: l’80% di essi tra i 4 e i 10 anni non li porta quasi mai.

Il Professore Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista e responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano dice “La protezione solare dei nostri occhi diventa un tema sempre più pressante, non solo nel periodo primaverile ed estivo, ma in tutti i periodi dell’anno”.

I più esposti alla mancata protezione degli occhi dai raggi solari con i rischi che ne conseguono, sono proprio i bambini e gli anziani.

Per questo “Per loro è necessario scegliere degli occhiali ad hoc per abbattere raggi UV e la luce blu, meno conosciuta, ma altrettanto pericolosa – aggiunge l’esperto – Quest’ultima infatti risulta essere corresponsabile nel determinare e nel favorire sia l’opacità del cristallino sia la maculopatia”.

Anche gli over 55 utilizzano molto poco gli occhiali da sole: solo il 10% acquista un paio e, spesso, lo fa senza tener conto della qualità del prodotto, in particolare delle lenti (anche se l’83% degli italiani è consapevole che un occhiale da sole contraffatto o mediocre possa causare danni agli occhi).

Le lenti polarizzate, fotocromatiche, alla melanina, specchiate o con una colorazione adatta al difetto visivo del paziente, privilegiano ognuna, una condizione diversa di protezione.

A tal fine, è importante, che dietro un acquisto vi siano professionisti, sia nel campo optometrico sia oculistico, in grado di spiegare e consigliare in base ai dati acquisiti.

Emerge così che solo il 17% degli italiani possiede diverse paia di occhiali da sole a seconda dell’uso e del luogo di utilizzo (sport, spiaggia, città, guida).

Infatti, la maggior parte tende ad optare per un paio soltanto di lenti scure e le usa “per tutte le occasioni”.

Di conseguenza, se si opta per un solo paio, “deve essere necessariamente essere a norma. D’obbligo quindi quando si acquistano verificare la nota tecnica informativa (con la presenza della norma EN 1836/2006), che deve contenere le caratteristiche tecniche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso e l’indicazione del grado di protezione dai raggi ultravioletti” aggiunge l’esperto.

La norma UNI EN 1836 indica 5 categorie di filtri delle lenti solari, tra cui è possibile scegliere, a cui corrispondono altrettanti numeri cardinali da 0 a 5.

Ma non è tutto. Dalla Commissione Difesa Vista arriva anche un divieti alle lampade abbronzanti. Cedere alla tentazione di perdere il pallore invernale artificialmente, può mettere in pericolo i nostri occhi.

“Un trattamento prolungato con lampade abbronzanti può avere effetti dannosi sulla pelle, ma anche sugli occhi. Si possono infatti registrare effetti dannosi da esposizione acuta quali (nel caso degli occhi) delle cherato-congiuntiviti e nei casi più gravi anche delle opacità del cristallino. Occorrono delle linee guida e una campagna di sensibilizzazione al problema rivolta sia ai centri specializzati, sia all’utenza. Il consiglio per chi proprio non può rinunciarvi è quello di “usare sempre gli occhialini protettivi, oltre naturalmente a creme con filtri per proteggere anche la pelle” conclude Loperfido.

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