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Coco Chanel, è stata una grande stilista, ma ora si scopre che sia stata anche una “spia” nazista nonché un'”antisemita”.

Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco Chanel secondo quanto sostenuto da Hal Vaughan, autore dell’ultima biografia della stilista del libro di 300 pagine, dal titolo “A letto col nemico, la guerra segreta di Coco Chanel”, la donna che ha rivoluzionato la moda prima con i suoi cappelli, poi abiti prestigiosi, e la bellezza femminile del XX secolo, sarebbe stata l’agente numero F-7124 dei servizi militari nazisti di stanza a Parigi durante il periodo dell’occupazione.

Teoria, confermarla, da un documento redatto dalla polizia francese nel 1946.

E’ un lavoro di tre anni conservato negli archivi di mezza Europa, dalla Gran Bretagna fino alla Germania passando anche per la Francia e poi l’Italia, conclusione a cui sarebbe arrivato Hal Vaughan, sulla doppia identità della stilista.

Nella sua nuova biografia, farebbe riferimento anche a “dodici citazioni antisemite”.

Accuse molto pesanti, respinte dal gruppo Chanel, appartenente oggi alla famiglia di Pierre Wertheimer, storico socio di Coco Chanel.

Sul rapporto che esisteva tra la stilista francese e il regime nazista è stato detto molto negli ultimi decenni, soprattutto a causa della sua storia d’amore con un ufficiale tedesco, il barone Hans Gunther von Dincklage.

Hal Vaughan, sostiene che Coco Chanel potrebbe essere stata manipolata dal suo amante tedesco.

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