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Grazie ad un team di ricercatori cinesi, canadesi e americani si è scoperto che da un chicco di riso è possibile ricavare una proteina equivalente all’albumina umana, finora estratta solo dal plasma e impiegata per trattare ustioni e malattie del fegato.

La proteina in questione, derivata dal riso è “fisicamente e chimicamente equivalente all’albumina derivata dal sangue (Hsa)”, questo è quanto si legge nella ricerca che è stata pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Tale scoperta, molto preziosa, potrebbe portare alla produzione di albumina, che fino ad oggi veniva estratta dal sangue di donatori, con il conseguente rischio di possibile contagio da Hiv ed epatite.

Nel mondo occorrono 500 tonnellate l’anno di albumina, ma ora grazie a questi scienziati, il problema sarà risolto. La procedura per ricavarla dal riso, prevede, infatti, una modifica genetica dei chicchi di riso per produrre alti livelli di albumina, che poi vengono raffinati fino ad ottenere 2,75g di Hsa per ogni kg di riso.

L’albumina così ottenuta, è stata testata su un gruppo di cavie in cui era stata causata la cirrosi epatica, malattia del fegato trattata con la proteina umana, e durante tale sperimentazione, questi studiosi si sono accorti che non è stata rilevata alcuna differenza al termine del trattamento.

A questo punto, saranno necessari altri test su cavie e poi su essere umani prima di impiegare su vasta scala la ‘riso-albumina’.