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In occasione della retrospettiva al Musée des Arts Décoratifs, la Francia rende omaggio a Giò Ponti. Una straordinaria manifestazione d’affetto per il maestro simbolo del ‘Made in Italy’.

Nell’ottobre parigino che come ogni anno ci sono grandi mostre e importanti appuntamenti culturali. Quest’anno, alla Fiera internazionale d’arte contemporanea (Fiac) al Grand Palais, esplode la “follia” Giò Ponti, come scrive Le Figaro, uno dei tanti giornali – tra cui Le Monde, Télérama, l’Obs e via dicendo…a dedicare interi paginoni al genio milanese padre del ‘Pirellone’ e fondatore, tra l’altro, nel 1928 della rivista Domus.

“Da una quindicina d’anni Gio’ Ponti è tornato ad ad essere un riferimento per tutta una generazione di designer e architetti di interni”, spiega Olivier Gabet, direttore del Musée des Arts décoratifs, l’ala dell’antico palazzo reale contingua al Museo del Louvre che ospita fino al 2 febbraio 2019 la retrospettiva intitolata “Tutto Ponti, Gio’ Ponti archi-designer”.

In esposizione troviamo 500 opere per questa mostra-omaggio al grande architetto nella retrospettiva curata da Olivier Gabet, Dominique Forest, Sophie Bouilhet-Dumas, Salvatore Licitra e Chiara Spangano. Il percorso espositivo ripercorre la lunga carriera di Giò Ponti, dal 1921 fino ad arrivare al 1978, mettendo in luce tutti gli aspetti del suo lavoro attraverso le sue opere.

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