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Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato ieri l’inizio di una nuova operazione militare nel nordest della Siria contro i curdi siriani. I media turchi sostengono che i primi bombardamenti sono stati compiuti contro la città di Ras Al Ain, al confine tra Turchia e Siria, seguiti poi da attacchi in tutto il nordest, che secondo testimoni locali provocano paura e caos tra i civili.

L’operazione, ha detto Erdoğan, coinvolge anche l’Esercito Libero Siriano, gruppo ribelle sunnita che negli ultimi anni aveva già partecipato a offensive turche in Siria in funzione anti-curdi.

I curdi siriani hanno detto che finora nei bombardamenti sono morti almeno diversi civili.

L’obiettivo di Erdoğan, e dell’operazione chiamata “Primavera di pace”, è quello di creare una “zona cuscinetto” nel nordest della Siria – quindi a est del fiume Eufrate – che allontani dal confine con la Turchia i curdi siriani, considerati un gruppo terroristico dal governo turco. Nei piani della Turchia, dovrebbero essere trasferiti centinaia di migliaia di profughi siriani che negli ultimi anni sono scappati dalle violenze della guerra.

Ad oggi si apprende anche che sarebbe incominciata anche un’offensiva di terra.

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