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Secondo un gruppo di scienziati dell’Università di Copenhagen in Danimarca esisterebbe un reale rapporto tra altezza e rischio di sviluppare l’Alzheimer.

I ricercatori hanno raccolto dati sull’altezza dei pazienti colpiti da demenza. Il team ha analizzato le informazioni di 666.333 uomini, dei quali più di 70.000 fratelli e 7.388 gemelli. Sono stati seguiti per quasi 60 anni, dal 1957 fino al 2016. Di loro 10.599 è emerso che ha sviluppato una forma di demenza. I ricercatori hanno osservato che c’è una correlazione dunque, tra la loro altezza e il rischio di demenza. In particolare gli uomini più alti della media hanno meno probabilità di sviluppare demenza, rispetto a chi è più basso della media.

L’altezza media per gli uomini nati nel 1939 era di 1,75 centimetri. Per ogni 6 centimetri di altezza in più, si è registrata una riduzione del rischio di demenza pari al 10%. I ricercatori hanno “aggiustato” la loro analisi con alcuni parametri importanti come i livelli di istruzione e i risultati dei test di intelligenza.

Lo studio è osservazionale. Si limita quindi a valutare il dato statistico, ma non a spiegarne i motivi. Il gruppo di lavoro ha però spiegato che la ragione potrebbe essere che l’altezza, in particolare la bassa statura, può riflettersi sulle condizioni ambientali nei primi anni di vita. Naturalmente ora i ricercatori puntano a studiare proprio i motivi di ciò.

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