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Esce venerdì 12 marzo “TRIBÙ URBANA”, il nuovo album di inediti, molto atteso, di ERMAL META, già disponibile in pre-order (https://smi.lnk.to/TribuUrbana), contenente 11 brani inediti, tra cui “UN MILIONE DI COSE DA DIRTI”, brano in gara al prossimo Festival di Sanremo, e il cui singolo , “NO SATISFACTION”. è già in rotazione radiofonica.

“TRIBÙ URBANA” (pubblicato su etichetta Mescal e distribuito da Sony Music) arriva a tre anni di distanza dall’ultimo album in studio, “Non Abbiamo Armi”, ed evidenzia l’altissimo livello di scrittura dell’artista, sia quando dà voce ai sentimenti, sia quando racconta il mondo attraverso storie di vita, guardando negli occhi uno ad uno i componenti della TRIBÙ URBANA, attraverso suoni e parole che diventano i colori distintivi di questo nuovo progetto di Ermal Meta. 

Questa la tracklist di “TRIBÙ URBANA”: “Uno”, “Stelle cadenti”, “Un milione di cose da dirti”, “Il destino universale”, “Nina e Sara”, “No Satisfaction”, “Non bastano le mani”, “Un altro sole”, “Gli invisibili”, “Vita da fenomeni”, “Un po’ di pace”.

ERMAL META è in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “UN MILIONE DI COSE DA DIRTI” (testo di Ermal Meta, musica di Ermal Meta e Roberto Cardelli), una canzone d’amore, una «semplicissima canzone d’amore», dal sound essenziale, pochi accordi per raccontare qualcosa di personale ma capace di risuonare anche a livello universale. 

A dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo per l’artista sarà il Maestro Diego Calvetti

Nella serata di giovedì 4 marzo, Ermal, accompagnato sul palco dalla NAPOLI MANDOLIN ORCHESTRA, interpreterà “Caruso”, celebre brano del 1986 di Lucio Dalla.

Ermal torna sul palco di Sanremo dopo aver trionfato nel 2018 con il brano “Non mi avete fatto niente”, cantato insieme a Fabrizio Moro e presentato anche all’Eurovision Song Contest a Lisbona.

L’anno precedente, Ermal Meta era già salito sul podio del Festival di Sanremo con il brano “Vietato Morire, vincendo anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio per la miglior cover (per la sua interpretazione di “Amara Terra Mia”).

In conferenza stampa su Zoom l’artista ha dichiarato: “Ho una voglia immensa di portarlo in giro dal vivo. Ho fatto un disco che sarà bello cantare ai concerti, a squarciagola. Mi sono messo nei panni del pubblico”.

“Non mi aspetto di andare a Sanremo e fare di nuovo una scorpacciata, vado lì con uno spirito diverso e per un motivo particolare, perché al momento quello è l’unico palco aperto, per far ascoltare una mia canzone. È un brano d’amore verticale, una storia aperta, senza una conclusione, senza dediche o nomi precisi. Parte da qui e sale verso l’alto, non so dove va a finire”. Amore, sì, ma non solo. In Tribù Urbana si parla anche di ultimi, di invisibili: “Sono stato in America – sottolinea ancora l’artista – e ho fatto degli scatti e ho parlato con alcuni homeless. Uno di loro mi raccontò che quel giorno era il suo compleanno. Ho pensato fosse una bella storia, ma nessuno l’avrebbe mai raccontata. Ho immaginato allora un esercito di invisibili, perché tutti noi almeno una volta nella vita lo siamo stati”.


Progetto grafico di Paolo De Francesco

Foto di Emilio Tini

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