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Lavorava da circa un anno in un’azienda tessile, per assicurarsi un futuro, la giovane 22 enne morta a Oste di Montemurlo.

Orditura Luana è finita dentro l’ingranaggio dell’orditoio, la macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto. Era una giovane mamma di un bambino di appena 5 anni. E viveva a Pistoia, con i genitori e il fratello.

“Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza. Abbiamo ricevuto i rilievi e nelle prossime ore nomineremo dei periti per gli accertamenti tecnici sui documenti raccolti dalla polizia giudiziaria”. Con queste parole il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi si è espresso in merito all’inchiesta sulla morte della giovane donna. “Speriamo di poter eseguire presto anche l’autopsia sul corpo della giovane – ha aggiunto Nicolosi – per cui abbiamo già dato mandato”.

“Luana era bella, buona e umile. Era contenta del lavoro che svolgeva anche se poi tutti i lavori possono pesare, anche i più leggeri, ma le piaceva lavorare. Era bella, solare, amava la vita, non litigava. Era solare, si vede dalle foto, anche su Facebook. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni”. Così coi cronisti Emma Marrazzo ha ricordato la figlia Luana. “Luana aveva studiato all’Einaudi”, istituto professionale di Pistoia, “poi al terzo anno ha interrotto, è nato il bimbo. Luana era ragazza-madre”.

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