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“Io credo che le discoteche si possano riaprire, con Green Pass e limitazioni della capienza, perché danno occupazione e creano fatturato”. A dirlo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Timeline su SkyTg24.

“Su questo argomento – ha aggiunto – ho un parere preciso che sto portando avanti con coerenza, confrontandomi con le sensibilità diverse all’interno del governo”. I benefici delle riaperture delle discoteche si avrebbero anche per la sorta di screening dei ragazzi non vaccinati che entrerebbero con il tampone”.

Sono arrivate ieri sera, al termine di una riunione durata quasi tre ore, le attese aperture del Cts per lo sport e lo spettacolo: la capienza negli stadi e nei luoghi all’aperto può passare dall’attuale 50% al 75%; nei palazzetti e nei luoghi al chiuso si sale al 50%, rispetto all’attuale 25%. E per quanto riguarda il cinema, i teatri e le sale da concerti si passa al 100% all’aperto ed all’80% al chiuso.

“Le decisioni assunte dal Comitato Tecnico Scientifico relativamente all’aumento delle capienze dei luoghi di spettacolo tra il 75% e l’80% sono insufficienti e francamente non oggettivamente motivate”. E’ quanto sostiene la Siae in una nota, sottolineando come “paradossalmente in Italia abbiamo il numero di vaccinati più alto d’Europa e le misure più restrittive”. La Società Italiana Autori ed Editori ricorda come attualmente “la percentuale di persone almeno parzialmente protette dal coronavirus è dell’83,24% mentre il 77,99% è completamente vaccinato. Ci era stato detto che con queste percentuali si raggiungeva l’immunità di gregge. Cosa è cambiato?” “Come dice il nostro Presidente Giulio Rapetti Mogol non vogliamo morire ‘sani’.

Nessuna restrizione invece per i musei. Tutti dovranno essere ovviamente muniti di Green pass.

Sul sentiero di guerra le discoteche, tanto che il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio annuncia proteste.

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