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La 32ª edizione dell’indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata oggi da Il Sole 24 Ore, premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della classifica annuale. Sul podio, torna Milano, dopo la caduta fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid e Trento resta solida al terzo posto. Cremona, rispetto allo scorso anno, risale di 22 posizioni, classificandosi al 37° posto. Nello specifico l’indagine scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

I risultati dell’indagine evidenziano che tra le prime dieci province, sette sono del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella ‘Qualità della vita delle donne’, l’indice presentato per la prima volta quest’anno mette al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia. Confermate nella top ten anche Aosta (4ª) e Bologna (6ª).

Il capoluogo emiliano, in testa alla classifica nell’edizione 2020, scende di qualche gradino ma conquista il primo posto in ‘Demografia, società e salute’ soprattutto grazie agli elevati livelli di istruzione della popolazione.

Le province lombarde riconquistano tutte diverse posizioni rispetto all’anno precedente, ad eccezione di Sondrio. Nel 2020 la regione, più di altri territori, era stata particolarmente penalizzata dall’impatto dell’emergenza sanitaria, misurato ad esempio dal crollo del Pil pro capite in seguito al lockdown e dai dati sanitari (mortalità e contagi in primis). E oggi Milano torna in vetta nelle voci per ‘Ricchezza e consumi’ e ‘Affari e lavoro’, risultando prima, tra l’altro, per i prezzi delle case, la retribuzione media annua, l’incidenza di imprese che fanno e-commerce e la diffusione dei servizi bancari online.

Il progressivo superamento della crisi pandemica, evidenzia ancora lo studio del Sole 24 Ore, rilancia altre città metropolitane: la città di Roma che sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°, Bari in 71ª posizione ne guadagna una, mentre Napoli alla 90ª ne guadagna due. La Capitale, in particolare, entra nelle top ten della ‘Qualità della vita degli anziani’, uno dei tre indici generazionali che debuttano quest’anno nell’indagine e si distingue per livelli di istruzione, edifici coperti da banda larga e patrimonio museale. In controtendenza, invece, Cagliari, Torino, Genova e Catania perdono tutte qualche posizione rispetto all’anno 2020.

ph crediti musumet.it

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