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Da tempo si parlava di un legame tra il virus di Epstein-Barr (EBV), che causa la mononucleosi, e la sclerosi multipla: uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Science che conferma questa connessione, e sostiene anche che contrarre il virus aumenterebbe le probabilità di contrarre la sclerosi multipla di ben 30 volte (normalmente il rischio per la popolazione generale è pari a 1 su 750-1000 persone).

Un team di ricerca dell’Università di Harvard ha analizzato i campioni di sangue di dieci milioni di militari statunitensi, scoprendo che a 955 era stata diagnosticata la sclerosi multipla circa cinque anni dopo essere stati contagiati dal virus di Epstein-Barr: «Chi non era stato infettato, non si è ammalato», sottolinea alla BBC Alberto Ascherio, uno degli autori.

Il team ha cercato possibili connessioni anche con altri virus, ma solo quello di Epstein-Barr era correlato alla malattia degenerativa.

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