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E’ stato un boom di ascolti per la finale dell’Eurovision Song Contest, in diretta su Rai1 e seguita (dalle 20.57 all’1.13) da ben 6 milioni 590 mila telespettatori pari al 41.9% di share.

A vincere è stata l’Ucraina, con il brano Stefania, cantato dai Kalush. Che sono riusciti nel loro doppio intento: portare a casa la vittoria, (grazie al televoto, che li ha spinti dal quarto posto delle giurie fino alla vetta) e tenere alta l’attenzione sul loro Paese.

Davanti ai milioni di spettatori, quelli che porta in dote la finale dell’Eurovision Song Contest, la band ucraina – data per favorita sin dall’inizio, ma soprattutto dalla vigilia – ha fatto sentire la propria voce, anche a nome di una nazione intera, martoriata dalla guerra.

“Questa vittoria è per tutti gli ucraini. Slava Ukraini!”, ha urlato il cantante Oleh Psjuk, dopo l’annuncio della vittoria. “Per favore aiutate l’Ucraina e Mariupol, aiutate Azovstal, ora”, aveva detto alla fine dell’esibizione – accolta dall’ovazione del pubblico -, rischiando anche la squalifica dato che il regolamento della manifestazione non accetta messaggi politici sul palco. Poco prima dell’inizio della lunga serata anche il presidente Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio su Telegram, aveva invitato l’Europa a votare per l’Ucraina. “Molto presto nella finale dell’Eurovision, il continente e il mondo intero ascolteranno le parole della nostra terra. Credo che, alla fine, questa parola sarà “Vittoria”! Sosteniamo i nostri connazionali, sosteniamo l’Ucraina!”, è stato l’invito del presidente.

E alla fine l’Eurovision, pur professandosi una manifestazione non politica – come è stato più volte ribadito e sottolineato in questi giorni anche dai tre padroni di casa Laura Pausini, Mika, Alessandro Cattelan – si fa portatrice di valori positivi. La pace, in qualche modo, è diventato il leit motiv della settimana, declinato in vari modi. Da Mika e Pausini che giovedì hanno duettato su Fragile e People Have the Power ai Rockin’ 1000 che ieri stasera hanno aperto la finale da piazza San Carlo con il brano Give Peace a Chance di John Lennon. Per gli annali, al secondo posto la Gran Bretagna, terza la Spagna alla fine di una serata che ha divertito, emozionato, fatto ballare. Sesto posto per l’Italia.

ph crediti Giovanna Manna

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