Insegnante di 62 anni, maestra in una scuola elementare di Pavia, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di abuso di mezzi di correzione.
I fatti risalgono al 2020, l’anno in cui è stata presentata la denuncia, ma la vicenda è venuta alla luce solo con l’avvio del dibattimento.
A denunciare i fatti era stata la stessa scuola dove lavora l’insegnante. Un’altra docente aveva riferito di essere entrata in classe della maestra finita a processo, e di aver notato un alunno che indossava un paio di orecchie d’asino disegnate da un’altra bambina: secondo l’accusa sarebbe stata la maestra a richiederglielo. Inoltre in altre occasioni si sarebbe rivolta ad altri bambini definendoli “bestiacce” e “imbecilli”, e posando sul capo di un alunno una coroncina di carta con la scritta “Il re degli asini”.
Il difensore dell’insegnante sostiene che si tratta di “accuse infondate” e che il processo dimostrerà l’innocenza della sua assistita.
Nonostante la denuncia all’autorità giudiziaria, non è stato avviato alcun procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante.
La maestra ha continuato ad insegnare e presto andrà in pensione.