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A Prato un’ex professoressa, Maria Simon, ha deciso di lasciare la sua eredità agli studenti dell’istituto comprensivo “Marco Polo” dove ha insegnato per tutta la vita. Quarantacinquemila euro: una cifra che servirà a “guidare” fino alle superiori uno studente e una studentessa con borse di studio di 500 euro a testa per cinque anni. Lo ha fatto perché il suo percorso di studio è stato molto sofferto, frutto dei sacrifici di sua madre e sua zia. Ed è a queste donne che è dedicata la borsa di studio che aiuterà gli altri alunni.

La prof Maria Simon, di origini siciliane era emigrata a Prato, e si era diplomata al liceo Cicognini, poi nel 1962 aveva conseguito la laurea in lingue all’Università di Pisa e dopo aver fatto esperienze all’estero era ritornata in Italia. Tramite un concorso pubblico aveva ottenuto la cattedra di insegnante di inglese prima a Prato e poi a Firenze, dove si era trasferita a vivere negli anni Ottanta.
Alla madre Rosina e alla zia Angela ora è dedicata la borsa di studio lasciata in eredità, che porta i loro nomi.

Rosina e Angela le cucivano degli abiti anche la notte per farla figurare. E permetterle anche di poter acquistare dei libri scolastici e convinsero loro il papà di Maria a farla proseguire con gli studi e ad andare a studiare in Inghilterra e in Germania per perfezionare la lingua dopo la laurea.

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