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Dopo le polemiche sulle revisioni linguistiche e le correzioni nei libri di Roald Dahl e di Ian Fleming in nome del politicamente corretto si apre una nuova disputa nel Regno Unito, in merito ai romanzi della regina del giallo, Agatha Christie.

Come emerge dalla stampa britannica, alcune delle sue celebri opere infatti sono state in parte corrette dall’editore HarperCollins per tener conto delle sensibilità contemporanee eliminando quindi termini al giorno d’oggi ritenuti offensivi e razzisti. Esplode pertanto, la polemica.

Questa revisione è iniziata nel 2020 e sta portando alla pubblicazione di nuove edizioni “ripulite” delle storie con i personaggi più famosi della scrittrice, come Hercule Poirot e Miss Marple: oltre alle parole corrette, alcuni passaggi sono stati riscritti e in certi casi completamente rimossi. Via quindi termini normalmente usati all’epoca di Christie per classificare persone di etnia diversa da quella bianca britannica e che risentivano in certi casi di una mentalità colonialista e di pregiudizi razzisti. Secondo le anticipazioni fornite dal quotidiano londinese The Telegraph scompaiono parole come “negro”, “ebreo”, “zingaro”, ma anche “orientale” e “dal temperamento indiano” per caratterizzare un personaggio, mentre i “nativi” diventano i “locali”.

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